Le vere malte antiche nell'edilizia di oggi
Innovero in visita all'Opificio "Bio Aedilitia" - Dove le vere malte antiche prendono vita con le moderne tecniche di realizzazione
Se vi dicessi che è possibile utilizzare delle malte antiche, realizzate con le materie prime della tradizione ma con le conoscenze del giorno d’oggi, mi credereste?
Ebbene tutto questo è realtà nell’Opificio “Bio Aedilitia” di Bondeno (FE), che abbiamo visitato per capire come utilizzare i loro materiali nei nostri cantieri.
Scoprite che cosa abbiamo imparato da questa giornata di formazione
Una visita in buona compagnia
Per essere certi della nostra scelta, non siamo andati da soli, ma abbiamo portato con noi i nostri applicatori, il direttore lavori e l’ingegnere del nostro cantiere di Via Mazza.
Ad accompagnarci durante la giornata, anche Massimiliano Maini, figlio del fondatore, e Mattia Marchetti, il nostro commerciale di riferimento.
Diverse materie prime per diverse malte

Innanzitutto abbiamo conosciuto le loro materie prime ovvero quelle che si utilizzano per formare qualsiasi tipo di malta (leganti, inerti e cariche pozzolaniche).
Abbiamo toccato con mano (nel vero senso della parola) le sabbie di fiume, di cava, ma anche le sabbie riciclate come il cocciopesto giallo e rosso (ottenuti dalla frantumazione di cocci di tegole o coppi), ed infine le cariche pozzolaniche naturali come la pozzolana, il lapillo, la zeolite e il tufo.
Malte tradizionali e malte "su misura"
La prima parte della giornata dunque è stata dedicata al “toccare con mano” i campioni di tutte le loro materie prime. Da queste ne derivano poi diversi tipi di materiali e nello specifico:
- malte per il rifacimento storico,
- malte risananti
- malte strutturali.
Ma la produzione non si limita a questo tipo di malte. Perché in caso di rifacimenti storici, basta consegnare loro anche solo un pezzetto della malta esistente rimasta e questa verrà riprodotta fedelmente "su misura".
Questo è possibile grazie al laboratorio interno in cui vengono analizzati tutti i materiali attraverso le elaborazioni al computer e dove vengono eseguite le prove per riprodurre le malte per i rifacimenti storici. Il materiale finito avrà anche lo stesso colore dell’esistente poiché la colorazione verrà restituita con gli ossidi.
Dopo una mattinata di formazione, in cui abbiamo imparato a conoscere meglio i diversi tipi di malte, i loro fattori di degrado, la loro classificazione secondo la norme EN 998-1 e EN 998-2, le materie prime con cui queste vengono prodotte, le tipologie di intonaci risananti, le malte strutturali, gli intonaci termoisolanti e per rifacimenti storici, siamo passati a visitare la zona di produzione.
Pulizia ed impermeabilità delle malte antiche
La zona della produzione passa dal più classico dei magazzini dove vengono stoccati i prodotti finiti, alla zona della produzione vera e propria, dove si trova un sofisticato impianto composto da 60 silos, uno per ogni materia prima.
Prima dello stoccaggio all'interno dei silos, i materiali vengono separati da ogni impurità e suddivisi in base alla loro granulometria in 4 diversi passaggi.
Infine, nell’area silos, Massimiliano Maini ci ha mostrato inoltre l’impermeabilità del prodotto finito, come è possibile vedere nel video qui sotto.
Le malte antiche nel futuro dell'edilizia
Questa visita ci ha aiutato a comprendere una volta di più, come le nuove tecnologie abbinate alle conoscenze storiche, possono aiutare a sviluppare prodotti all’avanguardia nel settore edile, come nel caso dell’Opificio “Bio Aedilita”.
Ed è proprio quando innovazione e tradizione si uniscono, che noi di Innovero vogliamo essere in prima linea per garantire un’edilizia proiettata nel futuro ma che non dimentica gli insegnamenti del passato.
Le malte antiche per il tuo progetto di rifacimento storico
Contattaci se vuoi saperne di più su come utilizzare materiali innovativi nel tuo prossimo progetto edile.
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