Rivestimenti in resina per pareti e pavimenti: sono l’idea giusta per la tua casa?
Intriganti e avvolgenti, amati e odiati, i rivestimenti in resina per pareti e pavimenti sono una soluzione che incuriosisce sempre quando devi ristrutturare casa.
Ricordano le atmosfere delle ampie pavimentazioni industriali a superficie continua e i profumi grezzi di uno stile ruvido non convenzionale. In realtà, le numerose opzioni di colori e finiture, oggi disponibili, hanno sdoganato le resine per rivestimenti, rendendole protagoniste dell’interior design moderno. Armoniose superfici, senza giunzioni o fughe, rendono avvolgente qualsiasi contesto, commerciale o privato.
Qualsiasi sia il tuo stile, le resine per pareti e pavimenti riaccendono il fascino di abitazioni storiche da ristrutturare, così come sanno ricreare atmosfere contemporanee e futuristiche. Il loro utilizzo si è allargato per soddisfare il gusto del bello che è in ognuno di noi.
Nonostante molti architetti le adorino, per ovvi motivi di praticità e libertà nelle soluzioni di design per interni, l’uso delle resine ancora divide e fa discutere. Quali sono i vantaggi? Quali i limiti? Sono idonee nel contesto di un’abitazione salubre e a risparmio energetico? È quello stiamo per vedere insieme.
Rivestimenti in resina per pareti e pavimenti: di che materiale stiamo parlando?
Le resine per rivestimenti sono una soluzione che segnerà il futuro del design d’interni? È possibile, ma di certo non sono una novità assoluta. Risale infatti al tempo dei romani l’impiego di resine naturali per proteggere i materiali dagli agenti atmosferici e dall’azione dell’acqua del mare.
Oggi, le resine usate per rivestire pareti e pavimenti sono il risultato di processi chimici che consentono di ottenere un materiale duttile e versatile. Perfetto per realizzare superfici lisce e uniformi. Un blocco monolitico senza le classiche fughe che balzano agli occhi tra le mattonelle o in un pavimento in parquet.
Gettata in opera, la resina può essere stesa e livellata su diverse superfici, senza particolari difficoltà: sopra a un pavimento esistente o direttamente sul massetto, il risultato sarà comunque sorprendente.
Già a partire dagli anni ’50 del 20° secolo, grazie alla sua elevata resistenza meccanica, la resina ha trovato applicazione in ambito industriale, sanitario e commerciale. Ma negli ultimi anni, il suo utilizzo ha conquistato la creatività dei designer d’interni anche in ambito domestico: pareti, pavimenti, top cucina, porte e complementi si vestono di resina per offrire meravigliosi effetti cromatici e nuove forme di design.
Esistono diverse soluzioni che potresti implementare quando ti appresti a progettare i rivestimenti in resina per la ristrutturazione della tua casa. Ecco quali sono le principali tipologie di resine usate in ambito domestico.
Rivestimenti in resina: un’ampia scelta per soddisfare esigenze diverse
Gli spazi in cui vivi quotidianamente dovrebbero riflettere i tuoi gusti e la tua personalità. Sfumature insolite, effetti eleganti e raffinati, fusioni di colore, cromie lucenti o delicate, le resine possono accendere il fascino di edifici storici o dare un tocco contemporaneo alla tua nuova casa.
Le tipologie di rivestimenti in resina per pareti e pavimenti in commercio offrono idee e soluzioni progettuali per definire al meglio ogni stile, e ognuna ha specifiche caratteristiche.
Resina epossidica: grande versatilità
I rivestimenti in resina epossidica presentano un’elevata resistenza termica e meccanica. Inoltre, sono idrorepellenti. Usata sia per pavimenti che pareti, la resina epossidica trova applicazione anche negli oggetti d’arredo interni.
È possibile realizzare resistenti pavimentazioni multistrato con uno spessore minimo di 1,5 millimetri. Oppure, optare per la versione autolivellante, che ne facilita la posa e consente di realizzare superfici uniformi anche se il pavimento da ricoprire presenta imperfezioni.
Infatti, usata da sola o insieme ad altri materiali, permette di creare superfici di spessore fino a 15 millimetri, garantendo un’elevata resistenza meccanica. È con questa resina che è possibile realizzare pavimentazioni in massetto epossidico o in malta spatolata.
Resina acrilica: posa più rapida
La resina acrilica è disponibile in commercio sotto forma liquida e permette di realizzare superfici omogenee in modo più rapido rispetto alle altre tipologie. I rivestimenti in resina acrilica offrono un’elevata traspirabilità, sono ignifughi e resistenti agli agenti atmosferici.
Idonea sia per rivestimenti interni che esterni, la resina acrilica è impiegata anche per sostituire le piastrelle a muro, come nel bagno o dietro il piano cottura. Inoltre, è usata anche per tetti, balconi e terrazzi, o per rivestire strutture in calcestruzzo. Dopo la posa, il completo indurimento della resina può richiedere fino a 48 ore.
Resina cementizia: la scelta ecologica
La resina cementizia è una miscela, appunto, di cementi che può essere realizzata usando come additivo l’acqua. In tal caso, risulta essere una soluzione completamente atossica ed ecologica ma, allo stesso tempo, resistente sia all’umidità che ai raggi UV.
È possibile realizzare rivestimenti personalizzati con un micro-spessore di solo un 1 millimetro. Opaca o lucida, con le cromie e gli effetti che desideri, la resina cementizia offre la massima libertà d’espressione e garantisce un’ottima resistenza agli urti. Usata sia per esterni che per interni, aumenta la sua durezza con il tempo.
Queste sono le 3 principali tipologie di resine impiegate per i rivestimenti di pareti e pavimenti. Tuttavia, ogni anno le aziende produttrici creano nuove formulazioni per offrire caratteristiche uniche e finiture di design innovative.
Se stai pensando di ristrutturare casa, e vuoi provare l’incredibile versatilità dei rivestimenti in resina, affidati a un architetto o a un’impresa edile d’esperienza. Troverai il supporto necessario per fare la scelta adatta a te. Dopotutto, ogni casa è diversa e ogni persona ha il suo stile. Lasciati consigliare e crea il design perfetto per il tuo benessere abitativo.
Pro e contro dei rivestimenti in resina per pareti e pavimento
I rivestimenti in resina sono una soluzione pratica e funzionale per decorare e arredare gli ambienti domestici. Tuttavia, nonostante i numerosi vantaggi, esistono anche degli svantaggi che dovrai ponderare prima di fare la tua scelta.
Dunque, quali sono i pro e i contro della resina per rivestimenti residenziali?
Vantaggi dei rivestimenti in resina
Se ti stai chiedendo quali buone ragioni dovrebbero indurti a scegliere la resina come soluzione d’interni per tua casa, sappi che non mancano. Puoi avere superfici:
- prive di fughe o fessure, con un effetto estetico impareggiabile;
- facili da pulire, non accumulano sporco e agevolano l’igiene in casa. Non è un caso che la resina sia utilizzata per rivestire pavimenti e superfici negli ospedali.
- impermeabili, non assorbono l’acqua né altre sostanze, perciò sono ideali per la cucina e il bagno, poiché limitano la formazione di muffe e batteri;
- ignifughe e prive di sostanze tossiche, quando le resine sono composte con solventi a base d’acqua, come quelle cementizie, sei sicuro di aver fatto una scelta ecologica;
- a elevata conducibilità termica che ne favorisce l’impiego con sistemi radianti per riscaldare o raffrescare casa e ottenere un elevato livello di comfort, oltre a un notevole risparmio energetico.
- resistenti agli urti e alle sollecitazioni meccaniche, anche se è possibile che nel tempo possano formarsi graffi, riparlarle è abbastanza semplice ed economico.
Queste caratteristiche rendo i rivestimenti in resina per pareti e pavimenti una soluzione che dura nel tempo e ripaga l’investimento iniziale. Certo, in base a dove implementi l’uso della resina cambiano anche le esigenze della sua composizione, ovvero le caratteristiche che deve garantire.
Per esempio, se è vero che le pavimentazioni devono resistere al calpestio, e richiedono una particolare durezza, le pareti non ne hanno bisogno. Basterà applicare resine decorative.
Svantaggi dei rivestimenti in resina
Possibile che un materiale possa offrire solo vantaggi? Nel caso delle resine per rivestimento potremmo dirti di sì, ma qualche piccolo neo a cui fare attenzione c’è sempre:
- possibile e progressivo ingiallimento della resina epossidica, sensibile all’esposizione prolungata dei raggi UV. Può non essere un difetto così evidente, se hai l’accortezza di scegliere una pavimentazione in resina opaca e con una colorazione più scura. Inoltre, esistono dei trattamenti con resine poliuree trasparenti, che fungono da film protettivo e preservano la superficie dall’ingiallimento;
- difetti dovuti a una possa errata, oppure su superfici realizzate in gesso, gomma o linoleum, materiali non adatti a supportare le caratteristiche delle resine;
- assenza di una finitura protettiva, che limiti la formazione di graffi o abrasioni accidentali.
Nella scelta dei rivestimenti in resina, come soluzione per rivestire pareti e pavimenti, i pro superano di molto i contro. Tuttavia, non considerare questi ultimi potrebbe avere un effetto negativo sulla tua esperienza di ristrutturazione casa con le resine.
Rivestimenti in resina per pareti e pavimenti: una soluzione unica, per soddisfare esigenze diverse
I rivestimenti in resina vengono usati in particolare per pavimenti e pareti, ma trovano numerose applicazioni sulle diverse superfici della casa. È una soluzione pratica e funzionale che ti permette personalizzare qualsiasi ambiente, con colori, tecniche ed effetti particolari. E senza interventi di muratura o impegnative modifiche strutturali.
La resina riveste, decora e arreda gli ambienti residenziali con gusto e qualità tecniche che la rendono una scelta destinata ad accompagnarti per molto tempo. Infine, esistono resine luminescenti o dall’incredibile effetto 3d. Soluzioni di cui è meglio non abusare, ma che evidenziano quanto siano versatili e aprano orizzonti sconfinati all’applicazione di questi materiali in ogni contesto, sia domestico che commerciale.
Le tecniche di posa in opera della resina per pavimenti e pareti richiede un’adeguata preparazione della superficie di fondo, destinata ad accoglierla. Possono essere autolivellanti o di tipo spatolato, in ogni caso la corretta applicazione richiede esperienza e valutazione del contesto. Improvvisare non porterà a conclusioni felici, specialmente se non hai particolare dimestichezza con il “fai da te” e la spatola era un oggetto misterioso fino a ieri.
Affidati al tuo architetto di fiducia, vedrai che sarà ben felice di consigliarti le soluzioni di design migliori e l’impresa edile in grado di realizzare il tuo capolavoro.
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